L’Associazione Italiana di Germanistica ha organizzato da poco un interessante convegno dedicato alla scrittura (vedi il programma). L’invito che ho ricevuto dai colleghi germanisti a intervenire mi ha permesso di riprendere in mano alcune riflessioni sui generi della scrittura digitale e anche discutere della forte espansione delle Digital Humanities in Germania. A tale proposito segnalo due iniziative: una imminente organizzata a Berlino “Digital Humanities-Kompetenzzentren in Deutschland” (28 giugno 2013); e una appena conclusasi a Parigi, presso L’Institut historique allemand (IHA), di cui è possibile esplorare i primi risultati online: “Jeunes chercheurs et digital humanities“. Sono incontri che affrontano temi di importanza vitale, come il problema del riconoscimento della ricerca per i giovani e i modelli istituzionali (centri di ricerca e formazione). Ne dovremmo discutere anche in Italia, con una certa urgenza, per non sperperare definitivamente il capitale accumulato in trentanni di ricerca pioneristica nell’informatica umanistica.