Autore: Paolo Sordi

A proposito di Paolo Sordi

Paolo Sordi lavora dal 1998 presso l’Università Luiss Guido Carli, per la quale è il responsabile della comunicazione digitale e dei nuovi media. Insegna Progettazione e realizzazione di siti web nel corso di Laurea magistrale di Scienze dell’Informazione, della Comunicazione e dell’Editoria del Dipartimento di Studi letterari, Filosofici e Storia dell’arte dell’Università di Roma Tor Vergata. Per Bordeaux Edizioni ha pubblicato La macchina dello storytelling. Facebook e il potere di narrazione nell’era dei social media (2018). È autore di I Am: Remix Your Web Identity per Cambridge Scholars Publishing (edizione italiana: Bloggo con WordPress dunque sono per Dario Flaccovio Editore); Progettare per il Web per Carocci editore. Cura BILF, la biblioteca informatica dei libri di famiglia, frutto di una ricerca decennale condotta negli anni Ottanta, Novanta e Duemila da Angelo Cicchetti e Raul Mordenti. Fa parte della redazione di Testo&Senso, rivista di cultura letteraria e multimediale.

Geopolitica della conoscenza: le slide del seminario

Promosso da Costituente Terra e ospitato dalla infrastruttura BlueMeet di GARR, Domenico Fiormonte, Paolo Monella e io abbiamo tenuto un seminario sulla geopolitica della conoscenza. Nell’incontro, che si è svolto lo scorso 27 gennaio 2021, abbiamo analizzato come la rete si sia allontanata da un modello aperto di scambio e diffusione dei saperi per trasformarsi […]

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Testo-Politica-Computer: il trittico rivoluzionario di Raul Mordenti

Raul Mordenti: Letteratura e altre rivoluzioni

“Letteratura e altre rivoluzioni”, pubblicato da Bordeaux Edizioni, raccoglie 12 scritti in onore di Raul Mordenti. Le nostre conclusioni al volume che conferma l’attualità e la vitalità della riflessione intellettuale e scientifica di Mordenti

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L’interfaccia della propaganda

L'interfaccia della propaganda

Da entità collettiva in cui riconoscersi a profili individuali in cui specchiarsi: come le interfacce e le piattaforme digitali stanno cambiando la propaganda e le forme politiche di partecipazione

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[Link] Ritorno al futuro del web

Chi ha un blog e in questi anni lo ha negletto, torni a scriverci sopra e a promuoverlo, lo rivitalizzi e ne faccia l’epicentro della sua comunicazione quando ha qualcosa da dire. I social, soltanto come rimbalzo. Per le situazioni militanti, come scritto nella prima puntata, questa è una necessità vitale, ma in fondo lo […]

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[Link] La tecnologia è personale, la tecnologia è politica

The panic over Facebook’s impact on democracy sparked by Donald Trump’s election in a haze of fake news and Russian bots felt like the national version of the personal anxiety that seizes many of us when we find ourselves snapping away from our phone for what seems like the 1,000th time in an hour and […]

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[Link] Per una direzione ostinata e contraria a GAFAM

Con l’utilizzo prevalente di Facebook da parte di realtà di movimento si è prodotta una grave discontinuità. In nome del “facile”, non solo si è rinunciato a “scartare” e innovare rispetto al mainstream, ma ci si è messi in balia di diktat politici, capricci algoritmici e «termini di servizio» della piattaforma. Una situazione precaria e […]

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La retorica antica di Facebook

Facebook come motore di una retorica armata per la persuasione. Un brano tratto da: Paolo Sordi, La macchina dello storytelling. Facebook e il potere di narrazione nell’era dei social media, Bordeaux Edizioni, Roma 2018

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L’opera algoritmica di un formidabile genio

In un saggio che ho scritto sul numero 17 di «Enthymema» sostengo che Facebook è come un’opera letteraria. Mark Zuckerberg ne è l’autore che con la sua dittatura narrativa cancella la promessa del Web come spazio di narrazioni aperto, collaborativo e partecipato dal basso. Ciò che resta dell’ipertesto oggi è una “rete televisiva”

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I libri di famiglia, Facebook e il potere di scrittura

La ricostruzione della storia della ricerca sui libri di famiglia ci aiuta a capire l’evoluzione del potere di scrittura: dalla famiglia allo stato a Facebook.

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2021: la scomparsa della scrittura e il trionfo del video

Le parole scritte non sono un’interfaccia monetizzabile sulla rete: entro quattro anni, Facebook sarà un’esperienza solo video e la scrittura una tecnologia di backend.

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