Autore: Domenico Fiormonte

A proposito di Domenico Fiormonte

Domenico Fiormonte è docente di Sociologia della Comunicazione nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Si occupa di edizione digitale dei testi, geopolitica dei media digitali e digital humanities. Ha scritto Scrittura e filologia nell’era digitale (Bollati 2003). Il suo ultimo libro è The Digital Humanist. A critical inquiry (Punctum 2015) con T. Numerico e F. Tomasi.

Mordenti: informatica e neo-umanesimo

Insegnare a leggere e a scrivere nell’epoca del computer La scuola delle tre ‘L’ di Raul Mordenti* “Da più di cent’anni si è sparsa una grande quantità di lamenti sul disordine delle scuole e del metodo, e soprattutto poi negli ultimi trent’anni si è pensato ansiosamente ai rimedi. Ma con quale profitto?” (…) Leggi tutto

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Nella terra di nessuno

Nel suo bel libro La letteratura dopo il World Wide Web (Bononia University Press, 2002),  Jerome McGann si domandava: “Fra cento anni, quali fra questi due nomi ha maggiore probabilità di restare presente nella tradizione della riflessione critica e quale (…) apparirà come una semplice espressione del proprio tempo: Vannevar Bush o Harold Bloom?” (p. […]

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Eppur si muove

Segnalo due eventi interessanti e meritevoli che testimoniano la caparbia vitalità dell’informatica umanistica: Il Master in Informatica del testo ed edizione elettronica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Arezzo-Siena il 9 luglio organizza un seminario internazionale dal titolo “L’edizione digitale alla ricerca di standard”. Interventi di Andrea Bozzi (CNR-European Science Foundation), Florence Clavaud […]

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Interface 2009

Dal 9 al 10 luglio si tiene a Southampton il primo Symposium for Humanities and Technology il cui titolo, “interfaccia” non poteva attirare maggiormente la mia attenzione. Ormai da anni non faccio che ripetere quanto poco l’informattica umanistica si dedichi a questo tema. Se vogliamo andare davvero da qualche parte, a mio parere il motto […]

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L’edizione-uomo

Erano mesi che mi frullava per la testa. Un moscone che non riuscivo a scacciare. Finalmente ci ho risbattuto il muso contro: la celebre conferenza di Foucault del ’69, Che cos’è un autore? “Supponiamo invece che si abbia a che fare con un autore: tutto ciò che egli ha scritto o detto, tutto ciò che […]

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Il web adulto di Fabio

Poco più di un mese fa è scomparso Fabio Metitieri.  Lo conoscevo da anni perché era stato il primo in Italia a occuparsi in modo serio e documentato di CMC (Computer- Mediated Communication), ovvero il vasto universo Web 1.0 di chat, MUD, newsgroup e mail. Non ci sentivamo da un po’ quando lo scorso anno […]

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Verso l’informatica culturale?

Sulla mia to do list campeggiava da oltre un mese la promessa di fare un post sull’articolo di Gregory Crane, David Bamman e Alison Jones ePhilology: when the books talk to their readers, pubblicato in quel fondamentale strumento che è il Companion to Digital Humanties. L’articolo in sé non è né originale né particolarmente esaustivo. […]

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Il senso del testo digitale: tradizione o decostruzione?

Qualche mese fa avevo segnalato l’uscita dei saggi di Giuseppe Gigliozzi, maestro di informatica umanistica per una generazione di studenti e studentesse della Facoltà di Lettere della “Sapienza”. Un giorno probabilmente bisognerà raccontarla meglio che in un blog questa storia, ma bisogna sapere che Giuseppe dagli anni Ottanta e fino alla sua scomparsa non aveva […]

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Giuseppe Gigliozzi, maestro

Con grande ritardo, ma ancora più grande gioia, segnalo l’uscita dei Saggi di informatica umanistica del maestro di informatica umanistica Giuseppe Gigliozzi (Milano, Unicopli, 2008, pp. 256). Il volume è curato da Myriam Trevisan e non le saremo mai abbastanza grati per il lavoro che ha svolto. I libri curati da Myriam in realtà sono […]

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Dai margini dell’Impero

Sono stato a Digital Humanities 2008. Faceva freddo e confesso che questo non mi ha messo di buon umore. Anche a causa dello schock (passare da 35 gradi a 12 non è proprio un’esperienza piacevole) ho potuto seguire solo poche sessioni parallele e fare un giro per i poster. Non so quanto il clima finlandese […]

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