Autore: Domenico Fiormonte

A proposito di Domenico Fiormonte

Domenico Fiormonte è docente di Sociologia della Comunicazione nel Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre. Si occupa di edizione digitale dei testi, geopolitica dei media digitali e digital humanities. Ha scritto Scrittura e filologia nell’era digitale (Bollati 2003). Il suo ultimo libro è The Digital Humanist. A critical inquiry (Punctum 2015) con T. Numerico e F. Tomasi.

La sfida dell’Asia ai monopoli della conoscenza

La notizia che la multinazionale dell’editoria Thomson Reuters (proprietaria fra l’altro di Web of Science) ha venduto a Onex Corporation e Baring Private Equity Asia tutte le attività legate all’editoria accademica e scientifica per 3,55 miliardi di dollari è arrivata mentre Ernesto Priego ed io preparavamo la nostra proposta per la conferenza The Toronto School. […]

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Prospettive critiche sulle Digital Humanities

L’Osservatorio sui saperi umanistici dell’ISPF-CNR di Napoli organizza per il 27 maggio una giornata di studio su «Prospettive critiche sulle Digital Humanities». La mattina è prevista una tavola rotonda sul volume The Digital Humanist. A Critical Inquiry di Domenico Fiormonte, Teresa Numerico e Francesca Tomasi (New York, Punctum Books, 2015). Si discuterà, con la partecipazione […]

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Search engine with(out) a difference

Il tema della ricerca e dell’accesso ai contenuti (accademici e non) è un nodo centrale della svolta epistemica avviata dalla digitalizzazione delle risorse culturali. Molto è stato scritto sulla tematica del “potere degli archivi” e della manipolazione delle memorie, da Derrida a Foucault, ma poco è stato detto sul legame fra monolinguismo universalista del codice, […]

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Geert Lovink e la critica della rete: tre interventi a Roma Tre

Da lunedì 29 febbraio a venerdì 4 marzo Geert Lovink*, teorico dei nuovi media e critico della rete, sarà relatore in una serie di interventi organizzati da Teresa Numerico presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Nel primo intervento, lunedì 29 alle 15, Lovink tratterà il tema dell’identità nelle piattaforme social […]

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Digital Humanities in Kerala. Some lessons from the South

I arrived in India one week ago, and the terrifying Paris news reached me on the 14th morning. The physical distance instead of mitigating the shock has somewhat amplified my emotional response. God knows if what we insist to call the “West” will survive to another Sept 11. Democracy, freedom, tolerance, equality: these are the […]

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Towards monocultural (digital) Humanities?

The issue of multilingualism vs lingua franca in science (and in society) is certainly very complicated, but the recent article by Gregory Crane raises some questions and a few concerns. In general, I think everybody would agree with Miran’s appeal on Humanist: “Let us invest in language diversity”. There are countless documents supporting multilingualism in […]

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Progetto “Avisos de Levante”

Il 17 giugno alle ore 11 si svolgerà nell’aula del dottorato del Dipartimento di Scienze Politiche una presentazione di Avisos de Levante, un progetto di informatica storica diretto a ricercatori delle scienze sociali e umanistiche. Il principale obiettivo è l’elaborazione di una tecnica di “travaso testuale”, grazie alla quale è possibile organizzare, pubblicare e ricercare […]

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The Politics of Code

“The idea that there may be alternative technologies in itself implies the idea of technological pluralism in place of the until now almost universally accepted technological monism. In this case each social system and each political ideology, indeed each culture would be free to develop its own particular line. Why should there not be a […]

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“Taxation against overrapresentation”? (ovvero capitale anglofono vs. diversità)

Nel suo recente saggio In Europa sono già 103. Troppe lingue per una democrazia? (Laterza, 2014), Tullio De Mauro osserva che la questione della lingua in Europa “è una questione politica di democrazia, di partecipazione paritaria delle popolazioni al governo dell’Unione” (p. X). Nelle pagine seguenti il linguista sostiene appassionatamente e con solidi argomenti storici […]

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Che cosa è veramente il computer?

“L’idea che emerge da questo saggio è che la rappresentazione sintattica non ha nulla di di ovvio o naturale, non può essere né validata né giustificata sulla base di forme cognitive più semplici di tipo “analogico”. Essa è una grande “costruzione”, una forma “simbolica” che caratterizza il pensiero moderno e la cui azione si estende […]

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